COSA VEDERE E MANGIARE IN CALABRIA: IL MIO VIAGGIO COAST TO COAST

Voglio specificare subito, per non cadere in fraintendimenti, che questa NON E’ UNA GUIDA DELLA CALABRIA, ma molto più semplicemente è l’itinerario del mio ultimo viaggio fatto lo scorso anno in CALABRIA.

Sono consapevole che ci siano mille altre cose da vedere, BELLISSIME, ma io avevo meno di una settimana di tempo, e dovevo toccare tutte le province.

Inizio subito infatti da una tappa che era stata messa in programma, ma che alla fine è saltata perché durante il tragitto, a pochi km dall’arrivo, un grandissimo incidente ci ha portato a ridimensionare i piani.

01. ARCO MAGNO – SAN NICOLA ARCELLA

La piccola spiaggia che si raggiunge passando l’ARCO MAGNO è nota come spiaggia di Enea ed è caratterizzata da una forma a mezza luna. Si trova sulla costa Tirrenica in provincia di Cosenza, a SAN NICOLA ARCELLA, nel cuore della famosa “Riviera dei Cedri“. – LEGGI DI PIÙ

02. PIZZO CALABRO

Si passa dalla “Riviera dei Cedri” alla “Costa degli Dei”, così chiamata per le sue spiagge bianche e le acque cristalline, e si arriva a PIZZO CALABRO un borgo marinaio arroccato su un promontorio di tufo a picco sul mare. – LEGGI DI PIU’ –

PIZZO E’ FAMOSA ANCHE PER ESSERE LA PATRIA DEL TARTUFO (GELATO) NATO DENTRO IL LABORATORIO DELLA GELATERIA DANTE, ANCORA ESISTENTE, A CIRCA META’ DEGLI ANNI ’50.

03. ZUNGRI

ZUNGRI conosciuta anche come “la Città di Pietra” è ricavata nel cuore del Monte Poro. Sono oltre 50 le grotte/case scavate nella roccia che formano il villaggio degli “Sbariati” nome che deriva da sbandati/fuggiaschi, appellativo dato a chi lo costruì. – LEGGI DI PIÙ

04. TROPEA

TROPEA è stata terza tappa in provincia di Vibo Valentia. La sua particolare collocazione, la porta ad essere un balcone sul mare, la rende ancora più affascinante. – LEGGI DI PIÙ

NON SI PUO’ NON COLLEGARE LA FAMOSA CIPOLLA DI TROPEA ALLA OMONIMA CITTA’. LA CIPOLLA DI TROPEA SPESSO VIENE ACCOMPAGNATA AD UN’ALTRA SPECIALITA’ DELLA ZONA: LA NDUJA DI SPILINGA USATE ENTRAMBE COME CONDIMENTO DI PRIMI PIATTI A BASE DI PASTA, TIPO LA FILEJA.

05. NICOTERA

NICOTERA è conosciuta come la “Città della Dieta Meditteranea di Riferimento“, in quanto circa a fine degli anni ’50 accolse la sede della base operativa dello studio pilota sulla dieta mediterranea diretto dal professor Ancel Keys dell’Università del Minnesota. – LEGGI LA STORIA

06. SCILLA

Ci spostiamo nella provincia di Reggio Calabria e arriviamo a SCILLA: località situata su un promontorio all’ingresso settentrionale dello stretto di Messina. Dalla spiaggia di Scilla è infatti bersi una granita e notare in lontananza (neanche poi troppo lontana) la Sicilia. LEGGI LA LEGGENDA DI SCILLA CARIDDI

07. CHIANALEA

A pochissimi passi da Scilla, anzi per la precisione siamo ancora a Scilla, si trova CHIANALEA, un bellissimo borgo di pescatori, famoso per essere considerato la “piccola Venezia del Sud”. Il suo nome deriva da “Piano della Galea” dalle navi che approdavano per il commercio di spezie, ma è anche chiamato Canalea, visto che i vicoli che scendono a mare sembrano dei piccoli canali. È inserito tra i Borghi più belli d’Italia. – LEGGI DI PIÙ

ARRIVATI A CHIANALEA NON SI PUO’ NON PROVARE IL PANINO CON IL PESCE SPADA, UN VERO SIMBOLO DEL BORGO.

– IL PANINO CON IL PESCE SPADA DEL CIVICO 5 –

08. MELITO DI PORTO SALVO

A MELITO DI PORTO SALVO si trova il punto più a sud di tutta l’Italia peninsulare. L’acqua di questo angolo di costa sembra davvero quella di una piscina.

LA CALABRIA GRECA: prima di nominare le prossime due tappe è necessario fare una premessa. Nell’estremo sud della parte jonica della regione si trovano paesi dell’Area Grecanica, alcuni di questi ormai abbandonati, dove le tracce del passato cercano di sopravvivere al tempo, anche per mezzo di alcuni anziani che parlano ancora la lingua Grika, un mix di greco antico e dialetto calabrese. Facile trovare in questi posti indicazioni stradali scritte in greco o cibi con alte influenze alla cultura greca.

09. PENTEDATTILO

È uno tra i borghi di origine greca che sorge arroccato sulla rupe del Monte Calvario, la cui caratteristica forma, da cui deriva anche il nome del borgo, ricorda una gigantesca mano con 5 dita. – LEGGI DI PIÙ

10. BOVA

È la “capitale” dell’Area Grecanica, infatti fin dai tempi dell’antica Magna Grecia ha rivestito per questa zona della Calabria il fulcro economico/culturale. È stata inserita tra i borghi più belli d’Italia.LEGGI DI PIÙ

IL SIMBOLO DELLA GASTRONOMIA DI BOVA E’ SICURAMENTE LA LESTOPITTA, IL CUI NOME DERIVA DA DUE PAROLE GRECHE LEPTO’S=SOTTILE E PITA=PANE.

– LA LESTOPITTA È QUELLA DI MIMMO! –

GLI AMARI E I DIGESTIVI: L’AMARO DEL CAPO È TRA I PIÙ FAMOSI, MA NON L’UNICO, ANZI SE PROPRIO VOGLIAMO ESSERE PRECISI LA NOMINA DI “MIGLIORE LIQUORE AL MONDO” SE LO È AGGIUDICATO UN ALTRO LIQUORE CALABRESE: IL JEFFERSON – LEGGI QUI LA STORIA – . NELLE ZONE DI ORIGINE GRECA INVECE SI BEVE IL KÉPHAS UN DIGESTIVO ALLE ERBE.

11. MUSABA

Il MuSaBa, creato dagli artisti Nik Spatari e Hiske Maas, è un parco d’arte con numerose opere monumentali e architettoniche creato sotto il cavalcavia di una strada principale nella zona di Mammola. Nik e sua moglie Hiske vivono all’interno del parco e ci hanno accolto nella loro casa, dove Nik mi ha fatto un ritratto sul catagolo che avevo comprato.LEGGI DI PIÙ

DA REGGIO CALABRIA A CROTONE FERMANDOSI A CENA AL MULINUM.Dall’operazione di crowdfunding lanciata nel 2016 da Stefano Caccavari per avviare il primo Mulinum a San Floro “in provincia di Catanzaro” ha preso forma il progetto di una startup agricola che vuole replicare, grazie a una raccolta fondi permanente e in continua espansione, il modello calabrese in ogni regione italiana, adeguandolo “ogni volta” alle tipicità locali.” – LEGGI IL MIO ARTICOLO SUL MULINUM

– MULINUM –

ARRIVAMO COSÌ A: ISOLA CAPO RIZZUTO:

12. LE CASTELLA

Punta delle Castella, più comunemente nota come: LE CASTELLA, è un borgo marinaro noto principalmente per la fortezza, per le sue coste dalle diverse spiagge (l’area marina protetta di Capo Rizzuto è la più estesa in Italia) per le scogliere con resti archeologici greco-romani tuttora visibili. – LEGGI DI PIÙ

13. CAPO COLONNA

Per rimanere in tema resti archeologici, arriviamo a CAPO COLONNA, il promontorio che determina il limite occidentale del Golfo di Taranto, dove sorgeva il tempio dedicato ad Hera Lacinia. Fino al XVI secolo era chiamato “capo delle Colonne” perché erano rimaste al loro posto molte colonne del Tempio. – LEGGI DI PIÙ

Hera Lacinia, tra le più grandi aree sacre di tutto il mondo ellenico. Moglie e sorella di Zeus e regina tra gli dei, Hera veniva venerata come dea protettrice dei pascoli anzitutto, delle donne, della fertilità femminile, della famiglia e del matrimonio.

Vicinissimo a CAPO COLONNA trovate anche la Spiaggia Rossa.

14. CORIGLIANO – ROSSANO CALABRO

Sulla via del ritorno l’ultima tappa che vi consiglio è CORIGLIANO E ROSSANO CALABRO, perchè oltre ad essere due paesi molti carini, quest’utlimo ospita il MUSEO DELLA LIQUIRIZIA situato dentro alla famosa, in tutto il Mondo, fabbrica Amarelli”. Si, io amo la liquirizia.

NON SOLO LIQUIRIZIA. RICORDATEVI CHE LA CALABRIA è FAMOSA ANCHE PER IL BERGAMOTTO, ALTRO INGREDIENTE MOLTO UTILIZZATO PER LA CREAZIONE DI AMARI LOCALI E NON SOLO. INOLTRE PROPRIO CORIGLIANO CALABRO VANTA LA CLEMENTINA COME PRODOTTO IGP (PS. RICORDATEVI CHE SONO FEMMINE NON CHIAMATELI QUINDI CLEMENTINI!)


NB. Sono consapevole ci siano altre cose e zone che meritano di essere viste o comunque di una menzione. Torno presto Calabria!

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