COSA VEDERE E MANGIARE IN ABRUZZO PARTE 2: UN MINI VIAGGIO TRA PESCARA E CHIETI

Dopo il mini tour per le province di L’Aquila e Teramo, è arrivato il momento di parlarvi di PESCARA E CHIETI, e per farlo, ho chiesto aiuto ad una altro amico speciale: Luca.

Qui di seguito vi consigliamo un itinerario, NON COMPLETO, di luoghi bellissimi che partono dalla costa e arrivano fino alla Majella.

01. PESCARA

Partiamo subito da Pescara, con una passeggiata nella sua “Pescara Vecchia” e l’attraversamento del famoso “Ponte Mare”. – LEGGI DI PIÙ SU PESCARA VECCHIA

Non c’è da dimenticare che Pescara vanta essere la città natale di D’Annunzio, e sempre in città è possibile visitare la casa. – LEGGI DI PIÙ SU CASA D’ANNUNZIO

A PROPOSITO DI D’ANNUNZIO E’ OBBLIGATORIO, SE SI PASSA DA PESCARA, MANGIARE UN PARROZZO AL “RITROVO DEL PARROZZO” LA PASTICCERIA VICINA ALLA ZONA DELLO STADIO: “I contadini abruzzesi facevano da tempo immemorabile un pane con il granturco, di forma semisferica e cotto nel forno a legna che chiamavano Pane Rozzo. Luigi D’Amico ebbe l’idea di farne una trasposizione dolciaria, riproducendo il giallo del granturco con quello delle uova, mantenendo inalterata la forma semisferica e adoperando una copertura di finissimo cioccolato per riprodurre lo scuro delle bruciacchiature caratteristiche della cottura nel forno a legna e, su precisa indicazione di Gabriele D’Annunzio, lo chiamò PARROZZO.” dal SITO di LUIGI D’AMICO

02. ORTONA

Il suo lungo litorale, dopo un primo tratto di spiaggia ampia e sabbiosa a Nord (Località Foro, Lido Riccio e Lido dei Saraceni), cambia fisionomia e diventa un susseguirsi di insenature, baie, scogliere e promontori a picco sul mare con una ricca vegetazione di tipo mediterraneo. – LEGGI DI PIÙ

da ORTONA (circa) che inizia la famosa COSTA DEI TRABOCCHI che indicamente finisce nella zona di Vasto

UNA VOLTA LASCIATA ORTONA, PRIMA DI CONTINUARE IL VIAGGIO, VI CONSIGLIO UN PICCOLO “FUORI PROGRAMMA” VERSO CASTEL FRENTANO PER PROVARE I BOCCONOTTI. QUESTI DOLCETTI CON RIPIENO MORBIDO DI MANDORLE E CIOCCOLATO SONO TIPICI PROPRIO DI QUESTA LOCALITÀ. PS. I CLASSICI SONO AL CIOCCOLATO, MA POTETE TROVARLI IN TUTTI I GUSTI (LIMONE, CREMA, RICOTTA…)

03. PUNTA ADERICI

L’area protetta è la prima Riserva istituita in Abruzzo nella fascia costiera e nasce dall’esigenza di conciliare l’aspetto naturalistico dell’area con quello turistico, relativo alla fruibilità delle spiagge. La Riserva ha una estensione di circa 285 ettari e va’ dalla spiaggia di Punta Penna, attigua al Porto di Vasto (Punta della Lotta), alla foce fiume Sinello (confine con il comune di Casalbordino). – LEGGI DI PIÙ

04. COSTA TRABOCCHI

Eccoci quindi arrivati a nominare la tanto famosa COSTA TRABOCCHI che come già anticipato, si estende dalla zona di Ortona fino a quella di Vasto (indicativamente perchè ne esistono anche sulla costa del Molise e della Puglia, dove vengono chiamati TRABUCCHI). Quelli che in Romagna sono conosciuti come capanni e magari in altre parti di Italia hanno altre denominazione, in questo particolare tratto di costa, sono diventati negli anni un’attrazione e una tappa fissa per molti turisti. E’ infatti possibile mangiare in queste piattaforme sul mare e l’esperienza è molto suggestiva (sopratutto se prendete una giornata con il mare in burrasca e una tempesta in corso, come è capitato a me). Fatico a darvi un’idicazione su quale scegliere, non sarei oggettiva non avendoli provati tutti, ma vi lascio qui un LINK dove ne presentano alcuni.

SE VI TROVATE A CHIETI (E SE LA GESTIONE NON È CAMBIATA) VI CONSIGLIO DI ANDARE A PROVARE “SAGNA E CECI” AL RISTORANTE “LA TAVERNETTA”

05. CASCATE DEL VERDE

Siamo nella Riserva Naturale Regionale Cascate del Rio Verde, nel cuore dell’Oasi WWF. Il percorso porta alla Cascata, la più alta dell’Appennino. Per raggiungere il punto panoramico bisogna fare un percorso a scalini (circa 200). – LEGGI DI PIÙ

06. GROTTE DEL CAVALLONE

Qui invece siamo nel cuore del Parco Nazionale della Majella, dove troviamo La Grotta del Cavallone, lunga più di due chilometri. Questa Grotta vanta il primato di essere la grotta naturale visitabile più alta d’Europa. Le escursioni vanno fatto accompagnate da guide, per maggiori INFO e conferme di apertura – LEGGI DI PIÙ

07. ROCCASCALEGNA

Roccascalegna è un piccolo centro situato sulle colline che circondano il fiume Sangro, famoso per il suo affascinante castello posizionato proprio sopra ad un imponente ammasso roccioso. “La leggenda più famosa inerente il Castello di Roccascalegna ha per protagonisti Corvo de Corvis e l’editto dello“Jus Primae Noctis”.Pare che nel 1646 il fantomatico Barone abbia reintrodotto questa prassi medievale, in forza della quale ogni novella sposa del Feudo di Roccascalegna dovesse passare la prima notte di nozze con lui invece che con il marito. Non si sa bene se una sposa novella, o se il marito, travestito a sua volta da sposa, abbia accoltellato il Barone nel talamo nuziale ed egli, morente, abbia lasciato la propria impronta della mano insanguinata su di una roccia della torre, crollata poi nel 1940.Benché si provasse a lavare il sangue dalla roccia, esso continuava a riaffiorare e ci sono tutt’oggi persone anziane che sostengono di aver visto la “mano di sangue” anche dopo il crollo.– LEGGI DI PIÙ

08. GUARDIAGRELE

Guardiagrele, conosciuta come la “città di pietra”, così narrata da Gabriele d’Annunzio nel “Trionfo della morte”, è inserita tra i Borghi più Belli d’Italia. Qui ha sede il Parco Nazionale della Maiella, e sempre da questo borgo partono itinerari che portano in luoghi panoramici costeggiando torrenti e fontanili, attraversando canyon e grotte, grandi faggete e fitti boschi. – LEGGI DI PIÙ

NON SI PUÒ ANDARE A GUARDIAGRELE SENZA PASSARE DALLA STORICA PASTICCERIA EMO LULLO E MANIGARE LE SISE DÈ MONECHE UN DOLCE A BASE DI PAN DI SPAGNA FARCITO CON LA CREMA E SPOLVERATO DA ZUCCHERO A VELO – CURIOSITÀ SULLE SISE

09. BLOCKHAUS

La strada che dal comprensorio Passolanciano – La Maielletta, porta alla cima Blockhaus, la cui strada di accesso è vietata al transito delle auto che possono arrivare poco oltre il Rifugio Bruno Pomilio. La cima, dove è presente il pianoro del Blockhaus e la statua della Madonnina, è raggiungibile solo a piedi o in bicicletta. Il termine “block-haus” (che in tedesco significa casa di sassi, vedi Blockhaus) fu coniato nel XIX secolo durante la lotta al brigantaggio da un comandante militare di origine austriaca che era di stanza con un plotone di bersaglieri sulla cima dove vi era costruito un fortino di pietra, durante il periodo post-Unità d’Italia, per cercare di frenare l’avanzata dei briganti. Presso la cima si trova un’importante testimonianza della cosiddetta “Banda della Majella” dei briganti, ossia la scritta incisa sulla “Tavola dei Briganti”. – LEGGI DI PIÙ

LA CUCINA TRA PESCARA E CHIETI SVARIA MOLTO TRA PESCE E CARNE, QUINDI MENTRE LA COSTA OFFRE PRINCIPALMENTE PESCE (VEDI I TRABOCCHI), NON SONO DA SOTTOVALUTARE ANCHE GLI ARROSTICINI (COME DICEVO ANCHE NELLA RUBRICA RIGUARDATE L’AQUILA, UN ALIMENTO CHE IN TUTTA LA REGIONE CREA MOLTO ATTRITI 🙂 ). PER QUANTO RIGUARDA IL VINO TROVIAM: TREBBIANO, PECORINO, PASSARINA, COCOCCIOLA, MA SONO PRONTA A CONSIGLIARE ANCHE UN CERASUOLO D’ABRUZZO ROSATO.

10. ROCCAMORICE

Roccamorice è famosa, tra le altre cose, perchè ospita:

L’EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN REGIO

Si trova al confine con Abbateggio, e si presume fosse abitato già nell’XI secolo da monaci eremiti: incastonato nella Majella, caratteristico per il suo ingresso stretto e articolato che si snoda lungo le scanalature della montagna. – LEGGI DI PIÙ

L’EREMO DI SANTO SPIRITO A MAJELLA

È più un complesso monastico che un eremo vero e proprio, di cui solo una minima parte è incastonata nella roccia. Il Petrarca cita questo eremo nella sua opera “De Vita” descrivendolo come luogo solitario, adatto all’ascesi spirituale. – LEGGI DI PIÙ

11. L’EREMO DI SAN ONOFRIO DI SERRAMONACESCA

Posizionato sotto a un masso roccioso, è organizzato su due livelli ed è composto dalla chiesa e dalla parte abitativa. È probabile che la sua origine sia legata al monastero di S. Liberatore a Majella. La grotta costituì, forse, un luogo di ritiro e di preghiera, in seguito utilizzato per attività agro-pastorali. – LEGGI DI PIÙ

12. CITTÀ SANT’ANGELO

Città Sant’Angelo è un borgo pescarese ricosciuto inserito tra i più Belli d’Italia, inoltre la rivista americana Forbes lo ha incluso nei primi posti della graduatoria mondiale per qualità e costo della vita. Il panorama che offre racchiude in sé il mare Adriatico e il profilo del Gran Sasso. – LEGGI DI PIÙ

N.B. MOLTE DELLE FOTO UTILIZZATE SONO STATE SCARICATE DAL WEB

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