CONSONNO: LA CITTÀ DEI BALOCCHI DIVENTATA UN PAESE FANTASMA

Era conosciuta come la “Città dei Balocchi” e mirava a essere la “Las Vegas della Brianza“, prima di diventare la “Città Fantasma” che è oggi; Consonno è una frazione del comune di Olginate e si trova in provincia di Lecco.

Sono gli inizi degli anni ’60, quando il Mario Bagno acquista tutto il territorio di Consonno e ne inizia una vera trasformazione.

Chi era Mario Bagno?

Mario Bagno era un imprenditore milanese, ma di origini vercellesi, che con la sua azienda costruiva strade e aeroporti in tutta la nazione.

Aveva deciso di investire su Consonno prima di tutto per la sua posizione favorevole, facilmente raggiungibile da Milano e ancora prima di entrarne in possesso, tramite la sua azienda, fece costruire una nuova strada cha collegava la frazione di Olginate.

La stessa strada venne poi utilizzata durante i lavori di distruzione della “vecchia” Consonno e di costruzione della “nuova”.

Gli unici edifici che non vennero distrutti furono la Chiesa di San Maurizio, l’adiacente canonica e il minuscolo cimitero.

In pochi anni Consonno si popolò di ristoranti, una balera chiamata “Salone delle feste” con pista all’aperto, una pedana dedicata all’autoscontro, un albergo di lusso, diserve costruzioni legate alle svariate culture, un castello medievale, un campo da calcio, uno di pallacanestro, uno di tennis, uno di bocce, uno di golf e ancora una pista da pattinaggio, un luna park e infine il famoso “Minareto“.

Un trenino turistico dava la possibilità a i turisti di fare un giro panoramico di 20 minuti per tutto il borgo

IL MINARETO

L’Edificio centrale di tutte le attrazioni. Il nome derivava dalla somiglianza della sua torre a quella presente in quasi tutte le moschee e dalla quale il muezzin chiama i fedeli alla preghiera. Come base a questa torre c’era una lunga galleria commerciale occupata da negozi, mentre al primo e secondo piano della struttura si trovavano gli appartamenti. Di fronte era presente una grande fontana che emetteva giochi d’acqua.

Un altro progetto di Mario Bagno, rimasto incompiuto, era l’autodromo.

Purtroppo a metà degli anni ’60 le continue piogge comportarono un movimento di masse di fango che provocò un’importante frana che invase la strada costruita dal sig. Bagno. Lo stesso Bagno si occupò di ripristinare la situazione in pochissimo tempo, ma il turismo risentì comunque negativamente di quest’avvenimento.

La seconda frana a distanza di 10 anni, decretò la fine della “Città dei Balocchi”.

Agli inizi degli anni ’80 Mario Bagno provò a sistemare la strada e rilanciare la località, ma la risposta del turismo non fu quella attesa e anche gli abitanti iniziarono a lasciare la paese.

Mario Bagno morì nell’Ottobre del 1995

Tutti i caseggiati vennero abbandonati e anche la casa di riposo che fece sistemare all’interno del vecchio Hotel Plaza per tentare di riportare Consonno agli antichi splendori, fu chiusa definitivamente nel 2007.

Consonno ricevette il vero colpo di grazia a seguito di un Rave Party, il Summer Alliance, organizzato tra il 29 Giugno e il 1 Luglio del 2007, durante il quale parecchie strutture furono imbrattate e danneggiate.

Oggi Consonno si presenta come un Paese Fantasma, con edifici pericolanti a i quali è sconsigliato l’accesso per motivi di sicurezza, oltre al fatto che molti di questi sono di proprietà privata.

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