E’ difficile pensare che ll BACIO PERUGINA, il simbolo per eccellenza dell’Amore, si sarebbe dovuto chiamare: CAZZOTTO.

Sono gli inizi degli anni ’20 e nella famosa azienda Perugina, già nota a i molti per i suoi dolciumi, Luisa Spagnoli decide di recuperare tutto il materiale avanzato durante le lavorazioni e impiegarlo in una nuova produzione, aggiungendo allo stesso una nocciola intera.
Il risultato ottenuto, considerando la sua forma particolare, simile a un pugno chiuso, suggerì a Luisa il nome: “Cazzotto“.

La pronta obiezione di Giovanni Buitoni, amministratore delegato della Perugina e presidente della Buitoni, si rivelò una scelta vincente. È da attribuire, infatti, al sig. Buitoni la decisione del nome: “Bacio“.
A seguito di questo cambiamento, anche la forma del cioccolatino venne leggermente modificata, diventando più armonica e simile a un seno di donna.
La vera particolarità di questo prodotto, però, il dettaglio che ne ha anche determinato la notorietà e il successo, è il messaggio nel cartiglio che si trova al suo interno.

Quelli che oggi sono i messaggi d’Amore, in passato erano frasi tutt’altro che romantiche:
“Meglio un bacio oggi che una gallina domani”
“Un bacio senza barba è una zuppa senza sale.”
Si dice che Federico Seneca, il direttore artistico del tempo, avrebbe pensato di inserire le frasi all’interno della confezione, prendendo spunto da un comportamento dalla stessa Luisa Spagnoli. Una storia, che probabilmente non è mai stata ufficializzata, racconta che la Luisa avesse l’abitudine di scrivere dei messaggi romantici su piccoli foglietti di carta con cui poi incartava i cioccolatini da consegnare a Giovanni Buitoni, suo segreto amante.

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